USB appoggia il progetto di riappropriazione e agricoltura sostenibile dell’associazione Terra e Libertà formata dai braccianti migranti di Torretta Antonacci

Roma -

Dopo anni di lotte, incontri, assemblee percorsi di alfabetizzazione sindacale i braccianti migranti hanno rotto gli indugi: hanno costituito una propria associazione, chiamata Terra e Libertà, e con il supporto di USB hanno sfidato il mondo dello sfruttamento lavorativo e del degrado abitativo.

In questo modo i braccianti hanno deciso di intraprendere un percorso di dignità, riconquistando la propria autonomia e il proprio protagonismo: hanno dimostrato di non aver bisogno di controllori e di assistenti caritatevoli, hanno posto la propria identità e la propria esperienza sul piatto del confronto politico.

Hanno occupato le terre abbandonate e incolte per dare un segnale, un’indicazione alle istituzioni, su ciò che vuol dire rispetto dei lavoratori migranti e rispetto di tutto il mondo contadino da sempre dimenticato dalle politiche industriali interessate al solo profitto e non allo sviluppo di una agricoltura sostenibile.

Venerdì 6 ottobre dalla mattina alle ore 7 inizierà la raccolta dei pomodori coltivati dai volontari dell’associazione Terra e Libertà.

L’Unione Sindacale di Base sarà a loro fianco, collaborando per la distribuzione delle bottiglie di pomodoro. Per questo diamo indicazione a tutti coloro che intendono manifestare la propria solidarietà di collegarsi al sito per la raccolta di fondi e di ordini per acquistare la passata di pomodoro dell’associazione Terra e Libertà:

https://www.produzionidalbasso.com/project/dalle-terre-occupate-la-salsa-terra-e-liberta-dei-braccianti-foggiani/

 I braccianti migranti di Torretta Antonacci non si tolgono il cappello quando passa il padrone.

 

USB Lavoro Agrticolo