La marcia dei braccianti per le vie di Foggia

Foggia -

 Un corteo combattivo, quello dei braccianti e delle braccianti giunti dalle campagne dopo l'incendio tra le cui fiamme sono morti Mahamadou Konaté e Nouhou Doumbia. I braccianti hanno denunciato la speculazione e la mistificazione in corso ai loro danni. E per non continuare a subire questa campagna vergognosa, i lavoratori hanno gridato durante tutto il corteo le rivendicazioni che sono Lavoro diritti e dignità”, “Diritto al lavoro e alla casa”, “Non siamo bestie”, “Basta business sull'accoglienza”.

La manifestazione si è conclusa con un incontro col Prefetto di Foggia e il questore. Perché nei campi di San Severo è stata tolta l'acqua per bere e lavarsi da parte della Regione Puglia. Quindi il diritto ad organizzarsi sindacalmente per i propri diritti e quello dell'insieme dei lavoratori della filiera agricola. E l'USB sempre più sollecitata dai braccianti in giro per le campagne, sta rispondendo a questa sfida per la conquista dei diritti sindacali e sociali negati. Il Coordinamento Lavoratori agricoli USB, costituito nei mesi scorsi in piena lotta, diventa ambito di crescita e di formazione politico sindacale.

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