I braccianti di Torretta Antonacci, anch’essi protagonisti sfruttati dell’agricoltura italiana, scendono in piazza per reclamare condizioni di vita e di lavoro migliori.

Da anni la raccolta del pomodoro e di tutti i prodotti della terra avviene con il sudore e la fatica dei braccianti migranti degli insediamenti informali, il tutto con un livello di sfruttamento inaccettabili per un paese europeo.

Alle condizioni del lavoro vanno aggiunte le vergognose condizioni in cui migliaia di lavoratori stranieri sono costretti a vivere negli insediamenti informali, creati e tollerati dallo stato italiano.

I braccianti vivono in baracche in mezzo alla immondizia, senza servizi igienici, senza luce senza acqua corrente.

Le aziende di ogni ordine e grado che si rivolgono a questi lavoratori hanno l’obbligo contrattuale di garantire alloggio e trasporto per i lavoratori stagionali

Tutto ciò non è mai avvenuto, nella completa negligenza delle istituzioni, dei sindacati firmatari del contratto agricolo, delle associazioni datoriali, tutte piegate ai voleri della Grande Distribuzione Organizzata che impone il prezzo al ribasso per la produzione agricola.

L’8 Marzo scendiamo in piazza anche noi, nel momento in cui l’attenzione internazionale ha acceso i riflettori sul mondo dell’agricoltura, rivendichiamo il protagonismo dei braccianti, soggetti rimasti invisibili agli occhi della politica e dei mass media.

• Giusto salario per tutti
• Permesso di soggiorno per tutti i lavoratori stranieri impiegati in agricoltura, contro il Decreto Cutro
• Condizioni di vita accettabili a Torretta Antonacci
• Rimozione di tutti i rifiuti e avvio della raccolta differenziata
• Acqua corrente, servizi igienici, luce e trasporti a chi lavora per arricchire la GDO

Nell’intento di sollevare queste istanze specifiche, ma più in generale rimettere al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica il tema dei diritti dei braccianti, in queste settimane di mobilitazione promosse dal mondo dell’agricoltura:

 8 MARZO ORE 10:00 MARCIA PER IL LAVORO E I DIRITTI

Unione Sindacale di Base – Lavoro Agricolo