A FOGGIA IL COORDINAMENTO LAVORATORI AGRICOLI USB VARA LE STRATEGIE FUTURE
Il Coordinamento Lavoratori agricoli USB si è riunito domenica 28 maggio a Foggia con la partecipazione di delegati da Piemonte, Puglia, Basilicata e Calabria. La riunione, che fa seguito a un primo appuntamento tenutosi a Roma, è stata caratterizzata sia sul piano qualitativo che quantitativo da un livello di partecipazione più che positivo. Dato confermato dalla presenza di oltre 30 delegati impegnati nella filiera agricola campagne.
All’ordine del giorno dell’incontro, vi erano i seguenti punti:
a) Valutazione manifestazioni 1° Maggio a Reggio Calabria (Calabria) e San Severo(Puglia)
b) Definizione documento piattaforma in vista dell’assemblea nazionale.
c) Definizione piano lavoro in vista della stagione delle raccolte nei vari territori
d) Congresso confederale nazionale USB a Tivoli
e) Varie ed eventuali.
I delegati sono intervenuti in varie lingue, dall’italiano al francese passando dall’inglese al bambara, sui vari punti posti all’ordine del giorno. Tutti i presenti hanno valutato positivamente l’intervento puntuale dell’USB al fianco dei braccianti del Ghetto di Rignano in seguito all’incendio in cui hanno perso la vita Mamadou Konaté e Nouhou Doumbia. Questa solidarietà sul campo attraverso il sostegno alla manifestazione dell’8 marzo a Foggia e nel Ghetto di Rignano ha portato centinaia di braccianti ad aderire all’USB.
Questa presenza nella filera agricola a partire dai bisogni dei lavoratori ha indotto infatti un blocco di operai agricoli presso la Società Agricola Torre di Mezzo di Castrovillari (Cosenza) ad abbandonare la Flai-CGIL e la FAI-CISL aderendo al progetto USB. Il tutto a confermare una crescita qualitativa dopo le iniziative in corso a Venosa (Potenza) e nella Piana di Gioia Tauro con i braccianti della Tendopoli di San Ferdinando. I vari delegati hanno pertanto valutato positivamente la Marcia con le manifestazioni del 1° maggio a Reggio Calabria (Calabria) e San Severo (Puglia), in particolar modo rispetto alla partecipazione massiva dei braccianti e delle braccianti nonché delle realtà territoriali che ne hanno condiviso le ragioni e la piattaforma. Questa condivisione sta a confermare, come hanno ribadito i delegati, la necessità di rafforzare ed ampliare la nostra presenza in un settore dove è richiesto l’intervento sindacale a 360°.
Questa necessità di rafforzamento non può che passare attraverso un coinvolgimento diretto degli stessi lavoratori agricoli in tutta la filiera, rispetto ai diritti sindacali e sociali che vengono sistematicamente negati. Quindi un coinvolgimento anche sul piano quantitativo in termini di adesione e di partecipazione al progetto di sindacalizzazione avviato dall’USB. Motivo per cui è stata ricordata la storia delle numerose lotte bracciantili negli anni 1940/50, lotte portate avanti anche con le occupazioni delle terre e per aumenti salariali della giornata lavorativa che sono state represse nel sangue. Le condizioni, a livello di sfruttamento e negazione di diritti e dignità, dei braccianti di quegli anni sono simili alle nostre di oggi. Una situazione di sfruttamento alimentata e tenuta in piedi dalla GDO (Grande Distribuzione Organizzata), perché i bassi prezzi imposti ai contadini e produttori si ripercuote negativamente sui braccianti. Quindi la necessità di un’alleanza tra braccianti e contadini è da perseguire sempre.
Al termine della riunione i delegati hanno condiviso i seguenti punti:
a) La costituzione di Coordinamenti territoriali Lavoratori agricoli.
b) La convocazione dell’assemblea nazionale, indicativamente entro il mese di luglio, con condivisione della piattaforma.
c) L’organizzazione di percorsi di alfabetizzazione linguistica e sindacale nelle campagne.
d) L’istituzione di Sportelli informativi nei vari territori.
e) Il rafforzamento della crescita attraverso campagne di adesioni in tutta la filiera agricola.
f) La definizione di scheda informativa con riferimento al CCNL e ai contratti territoriali.
Coordinamento Lavoratori agricoli USB