Foggia, la rabbia dei braccianti per i nuovi morti: vogliamo la fine dello sfruttamento e soluzioni abitative

Foggia -

Diverse centinaia di braccianti agricoli delle campagne del Foggiano hanno manifestato questa mattina con l’Unione Sindacale di Base davanti alla Prefettura del capoluogo per rivendicare i diritti e la dignità negati.

 

La manifestazione, convocata anche per ricordare i tanti, troppi morti della filiera agricola, si è aperta purtroppo con la tragica notizia della morte di altri due braccianti in un incidente stradale all’alba lungo la SP 25, all’altezza di San Severo. Due lavoratori regolari, uccisi dalle dure condizioni in cui sono costretti quotidianamente a vivere e a muoversi.

 

Il lutto, la tristezza, la rabbia per le condizioni spesso inumane di vita e di lavoro, ha dato ancora più forza al corteo che dalla stazione ha raggiunto la Prefettura. Al nuovo prefetto Raffaele Grassi, che ha ricevuto una delegazione di braccianti, sono state presentate tre richieste:

 

- soluzioni abitative dignitose, per uscire da un presente di degrado, in prossimità dei luoghi di lavoro a Borgo Mezzanone

- rispetto delle norme contrattuali e fine dello sfruttamento, cioè dello scandalo che vede i braccianti al lavoro nei campi per 24 o 25 giorni e le aziende pagarne ufficialmente soltanto 10 o addirittura 9, escludendo così i lavoratori dall’accesso alla disoccupazione agricola e favorendo il fenomeno dei falsi braccianti

- percorsi certi per l’ottenimento della residenza anagrafica e il rinnovo del titolo di soggiorno

 

Il prefetto si è impegnato a convocare a breve un tavolo tra USB, la Regione Puglia e la Città Metropolitana di Foggia per individuare soluzioni abitative in loco.

 

 

 

Coordinamento lavoro agricolo USB

 

USB Federazione di Foggia