USB: ecco il documento che smentisce Michele Emiliano, l'accordo per l'acqua ai braccianti esiste

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“Non esiste per questa ragione alcun accordo tra la Regione Puglia e gli occupanti abusivi del Gran Ghetto finalizzato alla distribuzione dell’acqua”, ha detto Michele Emiliano alla fine della giornata di martedì, segnata dal successo dei braccianti Usb che occupando la cattedrale di Foggia hanno rivendicato il diritto a condizioni di vita dignitose per il Gran Ghetto di Rignano.


Povero Michele, bisogna capirlo. Martedì la sua decisione di tagliare l’acqua ai lavoratori e alle lavoratrici di Rignano è stata sconfessata sia dal vescovo che dal prefetto di Foggia, schieratisi dalla parte dei braccianti. E già oggi, per ordine del prefetto, l’acqua sta arrivando.
Non capiamo però come mai il presidente della Regione Puglia non sappia quel che firma il suo assessore al Lavoro, Sebastiano Leo. Vogliamo rinfrescare le memorie corte: in allegato Michele trova il documento registrato come SP3/PROT 07/08/2017-0000229 intitolato “Verbale incontro congiunto ‘condizione braccianti agricoli’ 31 luglio 2017, h.10.00”. Attiriamo l’attenzione di Michele sulla parte conclusiva in cui si specifica tra l’altro che


“le parti hanno raggiunto la condivisione sui seguenti punti:


Il ripristino immediato della distribuzione dell’acqua potabile nelle campagne di San Severo al di fuori dell’area posta sotto sequestro”


Speriamo con questo di aver contribuito al sollievo di un presidente regionale in chiara arrampicata sugli specchi.


Quanto alle sue vergognose dichiarazioni che ritraggono i braccianti USB  come un gruppo di sconosciuti al servizio della mafia, dediti allo spaccio, alla prostituzione e al caporalato, per tacere dell’accusa di aver provocato la morte di una persona, saranno oggetto di attenta analisi da parte dell’ufficio legale USB.  


Coordinamento braccianti agricoli USB